Esposizione al sole e vitamina D: quando e perché?

Il 70% della popolazione Italiana conta bassi livelli di vitamina D nel sangue. Ma come possiamo sopperire a questa carenza? E’ sufficiente assumere vitamina D attraverso una sana alimentazione o abbiamo bisogno di altro?

La vitamina D è una vitamina liposolubile e si presenta sotto due forme: l’ergocalciferolo, che viene assunto con il cibo, e il colecalciferolo, che viene sintetizzato dal nostro organismo.

Ma la vitamina D è perlopiù sintetizzata dal nostro organismo, attraverso l’assorbimento dei raggi del sole operato dalla pelle. Questa vitamina è un regolatore del metabolismo del calcio e per questo è utile nell’azione di calcificazione delle ossa.

La vitamina D inoltre contribuisce a mantenere nella norma i livelli di calcio e di fosforo nel sangue.

Come dovremmo esporci correttamente al Sole?

Il consiglio del professor Michael Holick, uno dei massimi esperti mondiali di vitamina D, è quello di esporre 2-3 volte alla settimana le braccia e le gambe alla luce diretta del sole fin quando la pelle diventa un pochino rossa. Questo lieve “eritema” è sufficiente ad aumentare le concentrazioni nel sangue di vitamina D a un livello simile a quello che si otterrebbe assumendo 10-25.000 unità di un integratore.

Ma per quanti minuti dovremmo esporci alla luce solare per produrre abbastanza vitamina D?

Questo dipende dall’ora del giorno, dalla stagione dell’anno, dalla latitudine e dalla carnagione. Infatti chi ha una pelle piu’ scura, e quindi piu’ ricca di melanina, è piu’ efficiente nell’assorbire i raggi UVB e questo riduce del 95-99% la produzione di vitamina D3 (lo stesso effetto che si ottiene con una protezione solare 15). Chi ha una pelle chiara invece blocca meno efficacemente i raggi UVB, ma favorisce la produzione di vitamina D3.

In generale bastano dai 5 ai 15 minuti al giorno per circa 2-3 volte a settimana. Dopo 15 minuti, se si vuole continuare a stare al sole, è meglio proteggere il corpo con una crema solare.

Si consiglia di evitare di esporsi al Sole tra le dieci del mattino e le quattro del pomeriggio, per ridurre l’esposizione ai raggi UV del sole, che aumentano il rischio di cancro alla pelle.

L’esposizione al sole induce effetti anche sul benessere psicologico, aumentando la produzione di endorfine.

Gli esperti raccomandano di assumere un integratore di vitamina D durante i mesi invernali, una pillola contiene circa 800-1000 IU di vitamina D che dovrebbe coprire il fabbisogno giornaliero della maggior parte della popolazione.

Infine perché la vitamina D è così importante?

Diversi studi suggeriscono che la vitamina D giochi un ruolo nella prevenzione dell’osteoporosi, di alcune forme di cancro, della sclerosi multipla, del diabete mellito di tipo 1 e del morbo di Crohn.

Ma verosimilmente non è solo la vitamina D che conta, ma come sempre sosteniamo, lo stile di vita nel suo complesso: dieta, attività fisica ed esposizione al sole!

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