Chi siamo

RUN.LIVE.EAT tre parole, quattro persone: un’idea in comune.

RUN.LIVE.EAT un po’ come: mangia, prega, ama. Corri, vivi, mangia: queste tre parole ci raccontano, parlano di noi, dei nostri sogni e di ciò che siamo oggi. 
Runliveat racchiude il nostro concetto di vita, quella vera, lontana da ogni forma di futilità, che non si limita alla semplice esistenza. Non vuole essere un insegnamento, ma un’onda travolgente di emozioni, gesti, paesaggi, occasioni. Questo spazio rappresenta per noi un rifugio caldo ed accogliente dove fantasticare, meditare insieme, elaborare e alla fine spalancare la porta ed uscire fuori a toccare con mano ciò che davvero esiste.

Runliveat: chi siamo?
Francesco, 26 anni e niente di più che un trail runner, sci alpinista e ciclista e anche Istruttore Tecnico di trail running. “Ma cosa fai? Non lavori?”; in effetti potresti permetterti di dire che non lavori, se ciò che fai ti piace a tal punto da considerarlo parte della tua essenza. In realtà sono un dietista, specialista in scienze dell’alimentazione, ovviamente con l’interesse verso la nutrizione nello sport di endurance. Io il mondo lo vedo solo come “luoghi in cui poter correre”. Io la mia vita la vedo solo come “luoghi da scoprire correndo, sciando, pedalando.” Io mi vedo solo sulla cresta di una cima. Io la mia vita la vedo solo qui, sull’ETNA.

Correre, vivere, nutrirsi per non star fermo, per sentire il terreno scorrere sotto i tuoi piedi, gli alberi al tuo fianco, il vento che ti accarezza, il sole che ti scalda, la neve che ti gela le mani, i piedi, ma ti riempie dentro. Assaporare un chicco d’uva dopo ore passate sulle gambe, a camminare, correre, pedalare, e sentire un’esplosione di sapori mai sentiti prima. Vivere perchè è l’ombra di una montagna che ti fa sentire timoroso ma vivo, vivere perchè è il rumore sordo del profondo del mare che ti fa risalire in superficie. Vivere, andare oltre l’ordinario, essere una scintilla nel buio, splendere.

 

Melania, 25 anni, una fossetta sulla guancia sinistra, un amore smisurato verso la danza contemporanea e verso ogni movimento che genera emozioni. In effetti anche io sono una dietista, specialista in scienze dell’alimentazione, con interesse verso l’alimentazione e cucina vegetariana e vegana. Amo ideare i piatti coniugando salute, colore e gusto, con un pizzico di personalità! Io il mondo lo vedo come “luoghi in cui meditare, in cui esplorare il linguaggio del corpo”. Io la mia vita la vedo solo come “una danza silenziosa, una comunione totale tra il nostro spirito realizzato e il gioco della natura”.  Io mi vedo bene dove sono felice, dove felicità è sapere che stai per farcela, che puoi farcela.

Attraverso gli occhi percepiamo i colori della natura, ma è attraverso la pelle che si trasformano in calma, ansia, pace o angoscia. Un fluire di movimenti, di sentimenti e sensazioni, di attimi di silenzio.

Salvatore, 23 anni, una passione infinita per la montagna e la fotografia. Mi piace mettermi in gioco, nella vita così come negli sport che pratico. Un inguaribile sognatore che ama ciò che fa, ma soprattutto fa ciò che ama. La Natura è la mia casa, solo lì riesco a sentirmi al sicuro e ad essere me stesso. Io il mondo lo vedo come un posto da esplorare a fondo per sentirsi vivi. Io la mia vita la vedo laddove le mie passioni decideranno di portarla. Io mi vedo qui, in questo esatto momento. Questo è ciò che conta davvero!

I nostri passi sono gli echi delle persone che ci precedono e ci insegnano, e si convertono nei suoni che, indefiniti, qualcuno (forse) sentirà domani.

Gabriele, 26 anni, sportivo tutto tondo, runner, scialpinista, alpinista, ciclista… ed esploratore del “a portata di gambe”.

Sento di essere me stesso quando sono in movimento, ho scelto di correre in Montagna per avere la possibilità di condensare quattro stagioni o tutti gli ambienti in un’unica uscita, partire dal mare ed arrivare su una cima, muovere i primi passi con il caldo e gli ultimi con il piumino addosso, l’ho scelto perché mi fa sentire libero.

Un uomo può percorrere più di 10 metri in un secondo, riesci ad immaginare la strada che potresti fare in una vita intera?