Chi sono davvero: spazio, natura, tempo.

spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»].

Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano una parte, e vi assumono una posizione, definita mediante le proprietà relazionali di carattere qualitativo di vicinanza, lontananza, di grandezza, piccolezza, rese quantitative dalla geometria, in quanto scienza dei rapporti e delle misure spaziali.

Quando siamo soli cerchiamo “uno spazio”, uno spazio per riflettere, per dirigerci verso una nuova direzione, per affrontare l’io che giornalmente si scompone e ricompone. Questo “spazio” non è “lo spazio”, è una dimensione intuitiva della mente, un luogo senza coordinate che può essere o semplicemente non essere, ma essere pensato.

Capita di non ritrovarsi dentro “uno spazio” qualsiasi, ecco che abbiamo bisogno di altro, di un momento introspettivo, di un’estensione all’interno della quale sentirci vivi perché sentiamo davvero di esserlo. Perché sentiamo il ritmo del nostro respiro, l’aria che inspiriamo ed espiriamo in pochi secondi, perché tocchiamo la pelle ed è viva, si muove, ha un colore ben definito. Ci sentiamo vivi perché ogni nostra parte del corpo, della mente, dell’essere ci ricorda chi siamo, cosa vogliamo, dove andiamo.

In questo momento cerchiamo qualcosa, questo: “lo spazio”. Può essere un’idea, un gesto, una fiamma, una caduta, un saluto, un salto. Può essere qualsiasi cosa che vogliamo che sia. “Lo spazio” non ha un luogo, non ha una definizione, perché “lo spazio” è insito dentro di noi, esiste perché crea il nostro tempo. Il tempo che abbiamo, il tempo che sprechiamo.

tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico era significato da tempestas -atis]. 

L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo la quale i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro, vista volta a volta come fattore che trascina ineluttabilmente l’evoluzione delle cose o come scansione ciclica e periodica dell’eternità, a seconda che vengano enfatizzate l’irreversibilità e caducità delle vicende umane, o l’eterna ricorrenza degli eventi astronomici.

Il tempo che abbiamo è creato dal nostro spazio. E’ il momento che ci concediamo, la vita che abbiamo, le ore che passano e non possono ritornare, ma andare. E’ l’analisi della nostra esistenza, è il nemico che temiamo di più, la nostra ombra, il nostro scorrere, la nostra scansione ciclica.

Il tempo dell’io è reale, il tempo cronologico è una finzione, è la scelta, un compromesso utile a contare, ricordare, far crescere, fare dimenticare. Il tempo crea la nostra personalità, è il giudice delle nostre emozioni, è il marinaio del nostro destino. Il tempo esiste ovunque, conosco due posti in cui non lo sento e non lo temo. Il primo è dentro me stessa, il secondo è dentro la natura.

natura s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»].

Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.

Dentro la natura il tempo non mi spaventa, non lo conto, non lo tengo, non lo penso. La natura ha una forma propria, ha bivi senza segnaletica, ha passaggi senza strisce, non conosce stop e divieti, è miracolosa perché infinita, perché non ha regole. E’ il momento in cui sento le emozioni, in cui il corpo respira e solo con il corpo posso sentire fino in fondo, posso vedere cosa c’è intorno. Un corpo che danza.

Riesci a sentire il tuo spazio nel tempo della natura?

Lo spazio e il tempo, per me, sono la stessa cosa. Una sensazione comune.

Lo spazio tra me e te è il tempo che serve per raggiungerci. La distanza tra un punto e me è solo un tempo da raggiungere.

Se accorcio lo spazio, il tempo diminuisce.

Se riduco il tempo anche lo spazio si ridimensiona.

Posso lasciare più spazio e avere più tempo? Posso creare il mio spazio, posso affiancarlo al mio tempo, posso vivere in eterno.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *