Obesità ginoide e androide: come perdere peso nel modo giusto?

Il periodo dopo le feste ti spaventa? Hai accumulato qualche kg e temi che sia solo grasso in eccesso? Non preoccuparti! Noi di Runliveat ti aiuteremo a trovare la soluzione migliore per rimediare!

In base alla zona in cui accumuli grasso è possibile scegliere la strategia migliore in base a dei “ragionamenti ormonali”.

In generale si parla di obesità androide quando la circonferenza vita è maggiore della circonferenza fianchi e si accumula grasso a livello addominale, toracico e dorsale. Questo tipo di obesità si manifesta maggiormente nei maschi, al contrario l’obesità ginoide si riscontra nelle donne. In questo caso la circonferenza fianchi è maggiore della circonferenza vita e il grasso si accumula a livello della regione glutea e femorale.

L’obesità androide (o “viscerale”) correla con un alto rischio cardiovascolare e malattie metaboliche, invece quella ginoide (o “sottocutanea”) comporta spesso problematiche circolatorie periferiche con stasi venosa.

Quindi se hai accumulato grasso a livello addominale la strategia migliore da seguire è la dieta iperproteica. Attraverso un tipo di alimentazione con pochi carboidrati e più proteine si stimola la noradrenalina che viene aumentata dagli aminoacidi fenilalanina e tirosina; inoltre nell’obesità androide è importante stimolare anche il GABA (acido gamma aminobutirrico) che regola l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Anche il GABA viene stimolata da due aminoacidi: piridossina e acido glutammico.

Se invece sei una donna e i kg di troppo si sono immagazzinati sulle cosce e glutei sarà importante seguire una dieta normoglucidica. In questo caso è importante non ridurre la quota di carboidrati (preferibilmente da consumare durante il giorno), perché si deve avere sempre uno stimolo per la produzione di serotonina. Anche le proteine stimolano la secrezione di serotonina, ma contemporaneamente si crea una competizione per la molecola vettore di trasporto con gli altri GAEN (grandi aminoacidi elettricamente neutri) a cui appartiene anche il triptofano. Con l’introduzione di carboidrati questo non avviene e la serotonina può agire come stabilizzatore della fame.

Ma come agisce l’esercizio fisico su questi tipi di obesità?

In generale, l’attività fisica si è dimostrata tra le strategie più efficaci per la perdita di peso intraddominale e per la ridistribuzione del grasso corporeo. Invece il grasso sottocutaneo, rispetto a quello viscerale, oppone maggiore resistenza agli effetti lipolitici dell’esercizio fisico e della terapia dimagrante. Questo avviene perché la distribuzione dei recettori nel nostro corpo è diversa e diversa è la loro funzione quando vengono stimolati; infatti i recettori β-2 se attivati stimolano la lipolisi, invece quelli α-2 inibiscono i processi lipolitici. Difatti nella regione gluteo-femorale delle donne c’è un maggior numero di α-2 recettori e proprio per questo si può parlare di grasso più resistente.

Altri consigli utili per combattere il grasso viscerale e sottocutaneo?

  • Seguite una dieta bilanciata;
  • Evitate le diete standardizzate che trovate facilmente su riviste;
  • Eliminate l’uso eccessivo di alcolici che aumentano il deposito di grasso;
  • Seguite una dieta corretta costantemente che vi permetterà di poter “sgarrare” 1 giorno alla settimana.

 

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