Sovrappeso e cellulite: scopriamo insieme come combatterli!

Anche se molte donne lo considerano solo un difetto estetico, la cellulite rappresenta una vera e propria infiammazione cronica dei tessuti sottocutanei. Le cause che portano a questa alterazione della cute sono molteplici, ma vi spiegherò brevemente come controllare il sovrappeso e quindi come ridurre i segni della cellulite! 

La cellulite è un’alterazione che colpisce maggiormente le donne, alcuni autori hanno dimostrato come sia proprio la forma del tessuto adiposo e delle fibre connettive che lo delimitano a predisporle a questo “difetto”.

La cellulite, quindi, non è un accumulo di grasso, ma un ritenzione di liquidi e scorie metaboliche, che comporta un’infiammazione cronica del sottocutaneo con ispessimento delle fibre connettive e perdita di elasticità dei tessuti. 

Esistono tre tipi di cellulite:

  1. Cellulite dura e compatta: tipica dei soggetti giovani e tonici, è caratterizzata da masse dure e poco mobili, aderenti al tessuto sottostante;
  2. Cellulite molle o flaccida: rappresenta un’evoluzione di quella dura, si manifesta intorno ai 35 anni e al tatto si riconoscono, sotto allo strato più molle, dei piccoli noduli;
  3. Cellulite edematosa: è lo stadio che segue la cellulite molle, ma è più carica di acqua e spesso può aggravarsi e portare alla formazione di varici.

Le fasi che portano alla comparsa della cellulite sono quattro. A monte dell’instaurarsi di questo fenomeno c’è un processo degenerativo quale la stasi venoso-linfatica, cui segue subito la fase essudativa. Durante la fase fibroplastica si crea un fitto reticolo di fibre connettive che danno origine ai noduli. L’ultimo stadio è la fase sclerotica cicatriziale.

Ma quali sono le cause associate a questo fenomeno?

La cellulite è quasi sempre legata ad una scorretta alimentazione e spesso ad uno stato di sovrappeso, stress, difetti nella circolazione, alterato equilibrio ormonale, scarso apporto di acqua, eccessi di sodio, stati tossici da farmaci o altre sostanze, abiti stretti e calzature con tacchi alti, mancanza di movimento, stitichezza, fumo e alcool, patologie epatiche e renali. Ovviamente il problema principale, accanto all’alterazione del microcircolo, è di origine endocrino.

Quali sono quindi le soluzioni più adatte?

Prima di intraprendere terapie di supporto come laser, massaggi, mesoterapia e altro, occorre agire sulle cause scatenanti. Dal punto di vista nutrizionale è in primis molto importante aumentare l’apporto idrico giornaliero, aumentare la quota di fibre tramite il consumo di frutta, verdura, legumi e cereali integrali. Si deve limitare il consumo di sodio e di tutti i cibi che lo contengono in grandi quantità, come gli insaccati, cibi conservati e carni trasformate.

La scelta dei cibi deve essere orientata a limitare anche i grassi saturi e aumentare il consumo di quelli poli e monoinsaturi, soprattutto gli EFA (acidi grassi essenziali omega-6 e omega-3). Occorre inoltre privilegiare alimenti a basso indice glicemico, quindi eliminare zucchero e dolci con farine raffinate e limitare le bevande nervine come tè e caffè.

Assolutamente inutile il consumo di farmaci come lassativi e diuretici, invece risulta efficace un cambiamento dello stile di vita, evitando di accumulare tossine da stress. 

Tra le terapie mediche vi ricordo la cavitazione, la mesoterapia, il laser, l’ozonoterapia; mentre tra quelle estetiche la pressoterapia, la LPG endermologie, il linfodrenaggio.

Infine nuovi studi propongono un’attività fisica a base aerobica come la camminata o lo step effettuate in situazioni di vuoto, con gambali che effettuano un vuoto d’aria pneumatico, così tale vuoto aumenta notevolmente l’apporto di ossigeno ai muscoli. In alternativa attività ideali sono rappresentata dal nuoto, acquagym, camminata o bicicletta.

 

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