Perchè scegliere un buon calice di vino rosso?

Il vino è la bevanda tradizionale per eccellenza più consumata al mondo, ma quante false credenze e quanta verità si nascondono dietro le sue proprietà?

In effetti il consumo di vino è stato associato ad effetti sia salutari che nocivi. Ad esempio il concetto del “paradosso francese” o la presenza nella piramide mediterranea, dimostrano i benefici legati al vino rosso. Se pensiamo all’associazione tra consumo di vino e vari tipi di cancro o altre patologie, emerge l’effetto nocivo del vino stesso. Quindi, dove sta la verità?

E’ opportuno sottolineare come il consumo moderato di vino sia possibile all’interno di uno stile di vita sano ed equilibrato; al contrario l’eccesso è assolutamente da considerarsi come fattore di rischio per la nostra salute. La linea è sottile e superarla di certo non aiuta, perchè c’è ancora molta discussione (scientifica!) sulle proprietà reali delle componenti del vino e sulle sue azioni sulle cellule e interazioni molecolari.

Quali sono le dosi consigliate?

Fino a due bicchieri al giorno negli uomini, fino a un bicchiere nelle donne, infatti queste dosi non sono correlabili ad aumenti di rischio di tumore né di malattie epatiche. Il vino rosso contiene circa 75 kcal per 100 ml e non contiene naturalmente zuccheri, al contrario di altre bevande alcoliche.

A cosa si devono i benefici?

Le sostanze fenoliche si trovano nella buccia dell’uva, tra i quali acidi fenolici, flavonoli e tannini, gli antociani invece sono presenti solo nell’uva rossa. Tuttavia, anche dopo il processo di fermentazione, il vino conserva diversi composti organici dall’uva, come polisaccaridi, acidi e composti fenolici, come flavonoidi e non flavonoidi. Il contenuto di resveratrolo invece risulta essere molto basso e, affinché questa molecola abbia effetti benefici, è necessario che ve ne sia una concentrazione piuttosto elevata nel sangue. Queste sostanze però , in generale, hanno note capacità antinfiammatorie e antiossidanti e sono considerate agenti regolatori nel processo cardiometabolico.

Nonostante i dubbi, c’è una ragionevole unanimità negli effetti benefici del consumo moderato di vino nelle malattie cardiovascolari, nel diabete, nell’osteoporosi, forse nelle malattie neurologiche e nella longevità. Le osservazioni sono meno positive in ciò che si riferisce al cancro.

Insomma…

the dose makes the poison…or the remedy!

 

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